martedì 19 giugno 2012

Solofra, la piccola 12enne salva grazie all'aiuto del vicino

Solofra -- Nuovi particolari emergono dalla tragedia che stamane ha sconvolto la cittadina di Solofra, piombata di colpo sulle cronache nazionali per il raptus di follia che ha visto protagonisti i componenti di una famiglia indiana trapiantata da anni in Italia. 
Secondo quanto si è appreso, la figlia 12enne della coppia indiana - anch'essa ferita ma unica sopravvissuta alla carneficina perpetrata da Charangeet Singh - sarebbe stata portata fuori dall'appartamento proprio dalla madre, la 32enne Jasvir Kaur, che - ancorchè agonizzante - avrebbe così facilitato la fuga della piccola e il richiamo dei soccorsi. E sarebbe stato proprio grazie all'aiuto di un vicino, che subito ha soccorso la dodicenne, che si sarebbe evitata così una tragedia maggiore.
L'uomo, infatti, alla vista della bambina ferita e sanguinante nelle scale del palazzo, avrebbe incrociato l'omicida indiano; di qui sarebbe nata una colluttazione verbale e la reazione suicida di Singh che, di colpo, sarebbe rientrato in casa per commettere l'estremo gesto.
Con l'altra piccola della famiglia già esanime in bagno, i soccorritori del 118 avrebbero provato a salvare la madre delle due bambine riversa per le scale in una pozza di sangue, purtroppo senza successo. L'arma utilizzata dall'omicida sarebbe un comunissimo taglierino. La piccola scampata alla tragedia, così come riferito dallo stesso primo cittadino di Solofra Michele Vignola, è stata portata subito all'ospedale Landolfi e qui operata per le gravi ferite da taglio procuratele dal padre alla gola e all'orecchio. Non versa in gravi condizioni.

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